In verità è meglio mentire - Kerstin Gier
Ridi che ti passa. Dopo aver letto di gente torturata col triangolo o peggio, un salto nella letteratura leggera (e allegra)non può che farmi bene. Se poi l'ironia in questione è quella di una scrittrice dalla battuta intelligente, allora non ci sono scusanti.
Ho
amato Kerstin Gier dopo aver letto la trilogia delle Gemme (in
Germania Edelstein Trilogie) e non perché la trama sia
particolarmente avvincente, ma per la devastante ironia che riusciva
a mettere nelle espressioni latine "maccheroniche" che
Gwen, la protagonista, abbozzava. Un'imbranata poco istruita che per
lo meno tirava a indovinare una lingua "morta" che lei
proprio non riusciva a sopportare (e apprendere). Nella
penna della Gier riconosciamo la stessa sottile ironia, che è la sua
marcia in più : il connubio tra scrittura leggera (si legge in meno
di 3 ore) e l'ironia pungente delle sue protagoniste, siano esse un
genio come la protagonista di "In
verità è meglio mentire"
o una mezza ignorante come Gwen (che tira a indovinare parole in
latino).
Kerstin
ne ha fatta un'altra delle sue: la protagonista di questo romanzo,
Carolin, ha 26 anni, tre lauree, non dimentichiamo che parla cinque
lingue (tra le quali coreano e polacco), suona il cembalo e il
violino. L'esatto opposto di Gwen, ma con lo stesso mare di problemi.
Che
barba direte voi. Un genio. Si, un genio. Ma un conto è conoscere
il genio dall'esterno (e invidiarlo) , un conto è poterne leggere
ogni singolo pensiero e poter conoscere ciò che pensi delle
irritanti persone normodotate (cerebralmente parlando, non pensate sempre male!) che la circondano e delle loro stupide
domande.
In
un mondo di pin-up e donne sempre più belle e ricostruite, Kerstin
decide di dare voce a una protagonista che non bada al suo
abbigliamento, non trascorre ore allo specchio a truccarsi o
pettinarsi i capelli, ma è di una simpatia esilarante. Carolin cerca disperatamente di confondersi con la massa. E in questa
storia, riconosciamo che anche un "eletto" un "fortunato"
come Carolin con un Q.I. di 158 può essere un'emarginata dalla società,
che esclude e denigra ciò che non comprende. Carolin si finge
non-intelligente tutta la vita pur di farsi degli amici e quando
l'unico uomo che l'abbia mai amata per quello che veramente è
-definisce sexy i suoi calcoli a 8 zeri a memoria- muore di infarto,
Carolin si vede costretta ad affrontare una serie di ostacoli e
addirittura un'eredità che suo marito -ultracinquantenne già padre
di 3 figli, ormai cresciuti- le aveva tenuto nascosta.
Kerstin
"cambia" le regole fin dall'apertura dei capitoli, usa
infatti una frase-tipo o una citazione
piuttosto
che il solito titolo..un esempio? :
"State
alla larga dagli idioti" Motto di Lemmy Kilmister cantante dei
Motörhead". E'
attraverso le pagine del diario che la sua K.K.K.K., psicoterapeuta, le ha
consigliato di tenere, che conosciamo i pensieri e le "avventure"
di Carolin.
Non
diciamo altro per non svelare troppo, di sicuro vi divertirete ad
ascoltare i pensieri schietti e genuini di Carolin. Solo un ultimo
appunto, la psicoterapeuta di Carol si chiama Kerstin
(come la Gier) K.
Karthaus - Kürthen
e viene definita spesso come un'idiota (ma per la maggior parte del
tempo agisce proprio come se lo fosse, non lasciatevi ingannare). Che possa essere un modo per
fare anche dell'autoironia?
Ridere, è il leit-motiv dei romanzi della Gier. Vi consiglio di cercare questo libro usato
o in prestito (personalmente l'ho ricevuto in regalo) : 220 pagine
circa per 12,90 non le spenderei a prescindere. Peccato che i libri della Gier non arrivino tutti qui da noi in
Italia. Sarebbero un vero spasso.
Kerstin Gier ha 47 anni e vive (ed è nata) in Germania. Ha
pubblicato libri anche con lo pseudonimo di Jule Brand e Sophie
Bérard. Celebre (qui in Italia) la sua trilogia delle Gemme - Red, Blue e Green-
edita da Corbaccio.
Se foste interessati all'acquisto:
Divertita
Voto 7 1/2 su 10
Non ho mai letto la trilogia della Gier, ma spero di potermi avvicinare almeno a Red, proprio per avere anche una mia opinione su questa autrice! ;)
RispondiEliminaBella recensione comunque! ;)
A presto!
Guarda Red è davvero divertente, e poi non è noioso, almeno secondo me. Ci sono stati dei momenti nei quali mi sono dovuta fermare per ridere degli "errori" che commetteva la protagonista Gwen :D La Gier meriterebbe di essere più conosciuta, amo la sua ironia pungente. grazie a te per essere passato! presto! :)
RispondiEliminaio ho la trilogia della Gier, in attesa di lettura..e credo proprio che lo farò presto (ho bisogno di ridere e che cavolo!!!), ma questo che mi è passato sotto il muso tante volte l'ho snobbato..ma dalla tua recensione...beh le darò una possibilità!!Grazie mille!!!!
RispondiEliminaciao! innanzitutto grazie della visita, sei sempre molto gentile :) poi...guarda Red Blue e Green è una bella storia, niente vampiri, niente licantropi, è qualcosa di meno paranormale ma un po' più...come dire..beh, c'entra qualcos'altro. Niente noia, secondo me, puoi provare con Red, anche perché ora è uscita l'edizione economica che è più accessibile. Io ebbi la fortuna di farmeli prestare da un'amica, ma sarei stata più contenta di possedere la trilogia della Gier che quella della Kate, ahimè. -_- grazie a te!!! :)
RispondiEliminaGrazie per esserti unita al mio blog! :)
RispondiEliminaNon conoscevo il tuo blog! Mi aggiungo ai tuoi lettori fissi!!!
Ancora non ho letto Red (ma quando mi deciderò a farlo?!) Mi attira comunque la Gier! Metto In verità è meglio mentire in wishlist! ;)
ciao! che piacere vedere che sei passata! si, te la consiglio, se vuoi farti due risate e in più la trama di Red è davvero interessante!
RispondiEliminaAdoro la trilogia delle Gemme e adoro Gwen, ma Carolin l'avrei bruciata viva. Insopportabileeee!!! xD
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