Ritenta, sarai più fortunata. Si, perché da qualche parte, qualcuno mi aveva fatto pensare che mi sarei trovata di fronte uno YA. Ma io proprio non riesco a ritrovarmici. Mettiamo i puntini sulle i. Uno Ya, in genere, vede protagonista un adolescente con i suoi dubbi, i suoi problemi etc etc. Definireste un trentacinquenne tossicodipendente (fa largo uso di cocaina), attore, regista, produttore e scenggiatore di film porno...un adolescente? Io, no. Potrei definire il romanzo del quale mi accingo a parlare come uno storico o un diario. Magari una cronaca. Già, di che? Finiremmo per sfociare in un discorso troppo complesso e troppo pregno di spoiler, e io voglio che leggiate il romanzo, non che vi roviniate la sorpresa, leggendo questa mio parere su di esso. Cominciamo. Narra la storia di un protagonista senza nome. Si, senza nome. L'idea in sé credo sia un escamotage per permettere al lettore di meglio vestire i panni del protagonista e meglio identificarsi con lui. Il prota...